Dalla lettura creativa al suono orale per finire al segno scritto

Le storie ingrassano carrucole e pulegge, stimolano l’adrenalina, ci mostrano la via d’uscita in basso o in alto e aprono per noi grandi finestre in muri prima ciechi, aperture che conducono nella terra dei sogni…
Clarissa Pincola Estés

Un laboratorio per esplorare attraverso la lettura creativa, il suono orale e il segno scritto, le narrazioni autobiografiche dei partecipanti. L’espressione delle persone da quella scritta a quella orale permette la ricerca di intimi segreti, chiarisce l’esistenza e la natura dei rapporti, inoltre le scoperte di ciascuno nutrono pure il vicino, adulto o bambino che sia.

Circa la storia degli individui la ricercatrice Deena Metzger afferma che ogni persona interiorizza nel proprio sé dei racconti vissuti o uditi il cui senso ultimo è il mistero. Continua la scrittrice che la storia: «dobbiamo arrivare a conoscerla. Essa ci viene data come ci viene data la nostra persona; è l’origine e il marchio della nostra identità. Forse è anche tutto ciò che ci resta alla fine della nostra vita, e tutto ciò che conta».

Il modulo affronta le storie di vita degli studenti attraverso sia degli esercizi di lettura creativa sia di espressione scritta e orale.

Il lavoro del gruppo è giocato sull’equilibrio tra polarità complementari: ascolto ed espressione, individuo e gruppo, riflessione e azione, sogno e realtà. Viene privilegiata una partecipazione attiva degli alunni per accrescere in ciascuno il potere, la fiducia e il senso di partecipazione.

Gli obiettivi molteplici del laboratorio sono di accrescere nel gruppo le potenzialità espressive (corpo, voce, oralità e scrittura ), di facilitare l’identificazione degli uni con gli altri, di consolidare relazioni conviviali, di maturare esperienze autentiche, di facilitare l’ascolto come processo che accoglie l’intimo altrui attraverso i cinque sensi, coinvolgendo pure la mente, le emozioni e tutta la creatura, di praticare un dialogo creativo disciplinato, di esercitare nelle persone la memoria memorizzando gli eventi significativi, di connettere sia la teoria con la prassi sia la parola con l’azione. Inoltre nel laboratorio sarà presente una persona appartenente ad una cultura diversa. Lo scambio di esperienze, di racconti, di emozioni, di idee con una persona di una cultura ‘altra’ favorisce il decentramento da sé e dalla propria cultura e, al tempo stesso, stimola la curiosità, spesso frenata da paure e pregiudizi.
DURATA 8 incontri di due ore.

DESTINATARI Ultimi anni scuole elementari medie e superiori.

STRUMENTI Per facilitare l’espressione creativa del gruppo sono proposti spunti d’avvio (che considerano non solo l’età ma anche l’ordine di scuola degli studenti) tra cui: esercizi con la lettura, con il corpo, con la voce, con la scrittura e con delle domande in modo da smuovere nelle persone possibili risposte. Sono quindi privilegiate quelle attività che tengono presente gli interessi degli studenti e dove il comune denominatore è l’imparare facendo.