Mercoledì 23 dicembre si è concluso ufficialmente il ciclo di seminari e laboratori interdisciplinari Dal micro al macro all’interno del Progetto POT L39 (Piano per l’Orientamento e il Tutorato – Corso di laurea in Servizio Civile) de

ll’Università di Parma, a cui Kwa Dunìa ha partecipato con Migrantour. 

L’incontro finale La città: leggerla, attraversarla, ricordarla con occhi nuovi, scoprirla diversa, prenderne parte è stato un importante momento di scambio e riflessione sul percorso affrontato, di cui il ripensare la città è stato uno dei punti centrali. Abbiamo parlato di sguardi incrociati, di come sia necessario conoscere più punti di vista per osservare il mondo urbano che ci circonda nella sua complessità, e di come l’interculturalità possa essere lo strumento chiave per accedere a questa nuova dimensione. Abbiamo affrontato anche la questione dell’appartenenza, comprenden

do che forse è più corretto parlare di appartenenze: si appartiene a ogni luogo in cui ci si riconosce e di cui ci si sente parte. Ogni viaggio, ogni spostamento, ogni movimento, scatena un cambiamento su chi lo vive e esso si riflette inevitabilmente anche sulla città. Tutte e tutti contribuiamo alla creazione dell’identità dei luoghi che viviamo e al contempo loro danno forma alla nostra. 

Sull’onda di questi pensieri le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori che hanno partecipato ai laboratori a distanza hanno riflettuto sui propri Luoghi del cuore, quelli per loro significativi – positivamente e negativamente – immaginando un possibile tour a tappe, in richiamo a quello di Migrantour. Ci piace pensare che, quando tutto sarà diverso, questi percorsi riusciremo a realizzarli di persona, tutti insieme.

Vi lasciamo di seguito le foto e i racconti di alcuni dei luoghi scelti.

 

“Questa foto rappresenta la Pieve di San Genesio che si trova nella campagna che circonda San Secondo. E’ un luogo a cui sono molto legata poiché è qui che si è svolto il mio battesimo e il matrimonio dei miei genitori. Ogni estate, in occasione della commemorazione del Santo, è nostra tradizione andare ad assistere alla messa celebrata qui. Oltre a essere un bellissimo edificio, si trova in mezzo alla natura e ai campi di grano e al tramonto si colora di una luce bellissima e speciale, che per me ha un colore dell’estate.”
Agnese, Romagnosi

 

Martina Clarissa, Bocchialini

 

“Questa foto rappresenta il Ponte Europa, costruzione del 2019, si trova appena dopo la stazione. A mio parere inutile e nemmeno bella esteticamente: la considero solo un dispendio di soldi e un vero e proprio ‘ecomostro’.”
Aurora, Ulivi