Giovedì 13 novembre ore 18.00 nella Chiesa di Santa Cristina
Il Premio internazionale Marisa Giorgetti intende valorizzare coloro che, in Italia o all’estero, sono rimasti poco noti, o persino sconosciuti, per condizionamenti geografici, politici o sociali, o per scelta di riservatezza, pur avendo prodotto opere letterarie di pregio (nelle forme più varie, dal romanzo, al raccolto, al reportage) tramite le quali hanno saputo indagare a fondo i cambiamenti, anche dolorosi, che le migrazioni, forzate e non, determinano sia nelle società di destinazione che in quelle di origine. Una seconda sezione del Premio è altresì dedicata a coloro che, adottando uno “sguardo lungo”, hanno invece saputo dar vita a percorsi di profonda innovazione sociale e culturale destinati ad incidere nella società nel medio e lungo periodo. Letteratura, migrazioni e diritti umani sono quindi le parole chiave di un premio internazionale che si distingue nettamente dai tradizionali premi letterari per la sua innovatività ed attualità.
Per la Sezione letteraria il Premio 2014 è stato assegnato a Claudia Priano, che con il romanzo Il cuore innanzitutto, editrice Guanda 2013, ha affrontato il tema struggente della nuova barbarie, quella che abita le nostre città, le case, spesso senza nemmeno sospettarlo; finché appare una “crepa” a sconvolgere la vita e a premere verso la presa di coscienza e verso la maturazione di uno sguardo nuovo, in un tempo e in contesti sociali definiti e riconoscibili.
Una menzione speciale è stata assegnata al giornalista Giulio di Luzio per il saggio Clandestini. Vocabolario della paura, Ediesse 2013 per aver lanciato un invito, attraverso un “viaggio tra le parole” a sviluppare e a privilegiare l’analisi e l’approfondimento per non permettere alle parole di alimentare pregiudizi e stereotipi negativi.
La giuria della Sezione diritti umani ha assegnato il Premio 2014 a Giuseppe Pugliese per aver dato voce ai migranti africani braccianti agricoli di Rosarno e degli altri paesi della piana di Gioia Tauro, fornendo un contributo insostituibile a mantenere alta l’attenzione nazionale sulle loro condizioni di vita e di lavoro e promuovendo, attraverso la nascita di SOS Rosarno, una rete di sostegno ad un’economia giusta e trasparente a partire dalla produzione agricola e successiva filiera.
La menzione speciale della sezione diritti umani è stata infine assegnata infine a Zijo Ribic, giovane sopravvissuto allo sterminio del suo villaggio e della sua famiglia a Srebrenica (Bosnia-Erzegovina), per la sua incessante ricerca di giustizia e per il messaggio di forza, di coraggio e di tolleranza che ha saputo diffondere.
Il Premio, che ha sede a Trieste, giunge a Parma grazie alla collaborazione e al sostegno della Comunità parrocchiale di Santa Cristina, di CIAC, dell’associazione Kwa Dunia, di Amnesty International, Asgi, Banca Etica, FCEI ed altri enti.
Il dialogo con i premiati della Sezione Letteraria sarà condotto dal giornalista e critico letterario Giuseppe Marchetti.
Ulteriori info nel depliant qui a fianco.